lunedì 27 ottobre 2014

Dante Bernardi, 1911, l'ultimo armatore della navigazione interna/fluviale veneta - Cimitero dei burci, i barconi del Sile

Registrata il 23 aprile 1988 - Cassette 1988.10a, 1988.14a+b, 1988.15a


(Integrale, senza editing - Durata 02:11:43)



Sintesi
Ormai non ci va più in barca, anche se Stefanato glielo chiede, perché “gli fa malinconia”. Prima della guerra con la sua cooperativa di Pellestrina aveva novanta barche e sei rimorchiatori. Tutto finì con la crisi della Chiari & Forti, condannata per l’olio di colza dal pretore Francesco La Valle di Treviso. C. & F. era rimasto il suo ultimo committente e da allora le sue barche sono ferme al cimitero dei barconi di Casier. Cessò definitivamente l’attività con la vendita degli ultimi rimorchiatori nel marzo 1985. 
Oltre alla batosta di Chiari e Forti il vero nodo della crisi di Navigazione Interna è il non aver potenziato la navigazione sulla linea del PO con la costruzione del Canal Bianco (Canale Mussolini). 
Trucchi e traffici ai “limiti del lecito” di barcari. 
Sua famiglia: in origine piccoli commercianti di cereali a Rossano Venerto. Lui venne a Venezia a 17 anni e si mise in attività col fratello che già faceva il mediatore.
Difficoltà durante la Seconda guerra mondiale, con le barche militarizzate da tedeschi e affondate in gran parte. Diede molti “esoneri” a barcari altrimenti costretti a partir soldati.
Delle novanta barche che aveva prima di guerra quasi tutte furono affondate. Poi fu accusato di profitti guerra e iniziò la pratica per danni di guerra. Le due cose dopo molti anni gli fruttarono un "pari". 
Grosse ditte per cui lavorò: elenco. Organizzazione del lavoro. 
Contrario a rendere navigabile il Sile per il grosso tonnellaggio, sarebbe la rovina del fiume e poi non ci sarebbe interesse economico. 
Lode ai barcari “nissuni sa la vita che ga fato i barcari”, vita durissima. In compenso era libera, erano come gli zingari. 
I barcari trevigiani stavano meglio di altri, mentalità più aperta, assieme ai mantovani. Confronti con altri naviganti. “Ma ormai la navigazione è morta”, per questo gli fa malinconia tornare in barca.

Testimonianza utilizzata principalmente alle pagine 334-335 di Sile: alla scoperta del fiume

L'armatore fluviale Dante Bernardi
 

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